Serverplan: Il miglior servizio Hosting per il tuo eCommerce Prestashop?

Una delle domande che ricevo più sovente è: “Qual è il miglior servizio di Hosting per Prestashop? O per il mio sito WordPress?”

Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di interfacciarci con tantissimi provider, da Aruba, GoDaddy, 1&1 etc.. , ora non starò qui a fare un elenco dei peggiori servizi, anche perchè vorrei evitarmi una querela 🙂 ma mi sento di spendere due parole per Serverplan.

Premetto che Serverplan non ci paga per fare quest’articolo anzi…però devo ammettere che finalmente ho trovato un ottimo servizio Hosting ed a mio parere è il migliore tra tutti quelli che ho provato specie se dobbiamo far girare siti con 20.000 prodotti su piattaforme Prestashop.

Iniziamo dal primo punto: L’assistenza!

Apro un ticket di assistenza o di  richiesta, massimo 15 minuti, Serverplan mi risponde, non per comunicarmi che hanno visualizzato la richiesta, ma per informarmi che hanno già risolto il problema!

Credetemi se vi dico che per un servizio hosting questo non è un fattore da sottovalutare.

Il Cpanel altro punto di forza mai avuto nessun problema, gli aggiornamenti automatici funzionano benissimo!

Anche il servizio di posta è eccezionale, potete creare fino a 100 caselle email e decidere quanto spazio dedicare su ogni casella.

Ora se avete un sito vetrina di pochissime pagine, dei servizi di poco prezzo come Aruba per carità vanno anche bene, ma quando si parla di siti web eCommerce specie come Prestashop che già di per sé sono “pesantucci” consiglio vivamente di non andare proprio a risparmio anche se comunque Serverplan ha un costo davvero molto accessibile.

Solitamente consiglio o la versione Enterprise da 129+iva (l’anno) che mette a disposizione 100GB di spazio SSD (dischi che assicurano al proprio sito tempi di caricamento ottimali), invece la versione Enterprise Plus costa un po’ di più ha meno spazio ma è più performante, però vanno bene entrambe sono abbastanza simili in quanto prestazioni.

Comunque circa una volta al mese Serverplan sconta dal 30% al 60% i suoi prodotti, e propone numerose offerte quindi se magari state pensando di cambiare il vostro hosting buttate l’occhio magari lo trovate in offerta.

Vi lascio il link per la configurazione ottimale per il vostro Prestashop su Serverplan: SERVER PLAN – HOSTING LINUX

L’arte del Matte painting

#mattepainting #picoftheday

Nuovi videotutorial in arrivo!

A grande richiesta, grazie alla vostra fiducia e alle numerose domande che ci ponete quotidianamente, abbiamo preparato una nuovissima serie di videotutorial che racchiudono tutte le vostre domande inerenti al mondo dell’ ecommerce in particolare su Prestashop.

Ma non solo, ci stiamo trasformando in una vera e propria “academy”, nuovissimi argomenti presto sul nostro canale scvproduction su YouTube.

Offerta Ottobre: Servizio Fotografico e Video per Battesimo

State per celebrare il battesimo del vostro pargolo ma siete indecisi se effettuare un servizio fotografico o un ricordo video perchè troppo costosi entrambi? Non rinunciate a nessuno dei due!
Ci pensiamo noi! in promozione solo per pochi giorni servizio fotografico + più video al prezzo di uno!

Ricorda questo momento per sempre attraverso scatti di qualità e riprese in alta definizione.

Ai genitori verrà consegnato il servizio fotografico completo (circa 200 scatti) in alta risoluzione in formato digitale (stampa esclusa) + dvd con montaggio video.

Verranno messi a disposizione per quel magico giorno due fotografi professionisti.

Per informazioni e prenotazioni contattaci subito.

Contattaci

Vi racconto cosa mi è successo! Assurdo…

Buongiorno a tutti, chi di voi ci conosce o segue i nostri video sul canale di youtube “scvproduction” sa che spesso ho riscontrato problemi con la mia linea, attualmente ho una connessione Fastweb da 20 MB, ma è un miracolo quando raggiunge i 14 mb spesso la sera viaggio ad 1,50 mb…tristezza! Ma non voglio parlare male di Fastweb anzi purtroppo la colpa non è loro io abito in una zona nuova un po’ fuori Torino e l’antenna Fastweb è un po’ lontana dalla mia abitazione però sono sempre stati precisi e molto disponibili quindi 5 stelle piene per Fastweb…la mia Odissea inizia però circa un mese e mezzo fa con Fibra di Telecom: “se quella sera fossi andata a mangiarmi una pizza era meglio!”.

Seccata dal mio solito navigare serale a 1,20 Mb ed incuriosita dalla grande pubblicità Telecom con fibra ovunque, ho guardato se per caso fosse arrivata anche nella mia zona, di fatto Super Fibra 100 mb è giunta in Orbassano: “Sogno”.

Non ci penso nemmeno un secondo prendo il telefono e compongo il 187, operatore italiano…mi gaso!…espongo la mia necessità di effettuare una migrazione dal mio attuale gestore Fastweb mantenendo il numero ed attivando la FIBRAAA (N.B.cade una luce divina quando la si nomina) – ovviamente espongo anche la necessità di associarlo alla mia partita iva proprio come con l’attuale contratto, l’ operatore mi ferma subito affermando di contattare il 191 “Impresa Semplice” servizio Telecom a parte per i possessori di P.IVA, quasi come se fossimo degli appestati, ci manca solo che ci facciano sedere al fondo dei pulmini, noi poveri folli e sfigati con P.IVA!

“Presa bene”, compongo il 191…l’operatore nuovamente di origine italiana, mi informa che posso effettuare tutta la registrazione in piena autonomia sul sito Impresa Semplice avendo cura di inserire il codice migrazione, quindi eseguo come suggerito ed attendo…

24 Ore dopo: “richiesta non è andata a buon fine…”  😯

Richiamo 191 – Spiego le operazioni – Risposta:”Il numero iniziale è riconosciuto come numero privato quindi devo rifare il contratto  al 187 e successivamente richiedere il passaggio in Impresa Semplice”…

Richiamo 187 – Rispiego la situazione…- Ripeto nuovamente il contratto, questa volta telefonicamente direttamente con l’operatore …stacco ed attendo i 30 giorni…

ATTENZIONE…

Dopo 10 giorni mi contatta una signora spacciandosi per l’ufficio tecnico di Telecom Italia informandomi che non era possibile effettuare la migrazione dal mio attuale gestore e mantere il mio attale numero con la fibra, ma che ero costretta a ripetere un nuovo contratto con un’altra numerazione e con un costo di attivazione pari a 100 € – ” Sbuffo e m’innervosisco ” – a questo punto con la signorina insistente ed io che continuavo ad avere problemi di linea decisi di accettare, ripeto nuovamente il contratto telefonico ma a questo punto me lo fa con partita iva in quanto nuovo numero, al termine della registrazione del contratto mi comunica di inviare i documenti ad un indirizzo mail mail, un’indirizzo di posta personale per intenderci con gmail??? le chiesi se non avesse un indirizzo pec o comunque una posta certificata di Telecom la sua risposta è stata si può anche inviarlo ma noi gestiamo tutto internamente per sbrigare più velocemente la pratica, mi fido chiudo la chiamata alla ricerca dei documenti da inviare (carta d’identità, codice fiscale e un’utenza luce o gas).

10 Minuti Dopo…Squilla il telefono di casa…di nuovo…Salve sono…Altra signora, ufficio tecnico (casualmente stesso accento), anche lei a dirmi che non potevo migrare in Telecom perchè la centralina era piena…bla bla…la interrompo informandola che una sua collega mi aveva già contattata facendomi rifare il contratto al telefono, seccata la signora mi chiede quale indirizzo mail mi fosse stato fornito, le dico ancora stranita da prima una mail personale, la signora esclama ah no no no! deve inviarla a questa mail e me ne fornisce una nuova sempre personale!!! le ho detto ma scusate ma Telecom non ha una mail certificata? La risposta della Signora è stata se vuole può mandarmi tutto su Whatzapp?!?!?!?!? – Cosa??? – Irritata le dico che non era più mia intenzione fare il passaggio ma che avrei contattato il 187 da che  c’era qualcosa che non mi tornava…alla mia risposta la Signora mi chiese vogliamo provare con Vodafone??? “Eh? No ma scusate ma da quando Telecom chiama i suoi clienti proponendo in alternativa un contratto con un suo competitor???

Metto giù, chiamo il 187 ed anche il 191 raccontando il fatto appena accaduto, ovviamente mi hanno informata di non inviare nessuna documentazione e di mandare una mail al primo indirizzo privato affermando che non era mia intenzione andare avanti con la pratica, ma la cosa stranissima è che quelli del 187 e del 191 non vedevano nemmeno una pratica aperta nei miei confronti cosa strana perchè 10 giorni prima avevo fatto un contratto telefonico.

Invio mail informando la prima Signora che non m’interessava proseguire.

Il giorno dopo mi contatta Fastweb dicendo che avevano ricevuto una richiesta di migrazione da parte di Telecom se volevo dare il consenso ed ovviamente ho esclamato assolutamente NO, bloccate ogni richiesta da parte di Telecom.

Ma non è finita…la sera sempre disperata da questa linea lenta con la quale spesso fatico a lavorare, effettuo un’ulteriore ricerca e noto che anche Vodafone ha la fibra ed arriva a casa mia, li contatto. racconto l’accaduto ed effettuo il contratto con loro, in circa 6 giorni ho ricevuto il modem (Vodafone Station) mentre i lavori dovrebbero terminare questa settimana, sembra che non ci sia nessun tipo di problema a parte uno…tre giorni fa mi arrivano due messaggi da Telecom sul cellulare:

il primo:

TIM e’ lieta di informarti che la tua richiesta di attivazione di SMART FIBRA,SMART SU PERFIBRA,TIM SMART, e’ stata accettata. Segui lo stato di lavorazione registrandoti gratuitamente al sito tim.it

il secondo:

Nei prossimi giorni Telecom Italia Le attivera’ il servizio richiesto. Per informazioni chiami il 187 se e’ Cliente Residenziale o il 191 se e’ Cliente Business.

Ma bastaaaaaaa…Contatto il 191, raccontantdo tutta la sventura e mi affermano che nessuna pratica è presente a mio nome, (tra l’altro l’ultimo contratto che mi avevano fatto fare era con loro), chiamo anche il 187 e mi conferma invece che la mia seconda richiesta di attivazione quella privata stava andando a buon fine tra l’altro anche mantenendo il mio attuale numero di telefono…in pratica quest’agenzia che si era messa di mezzo, in qualche modo intercetta i contratti telefonici, li contatta facendo rifare nuovamente il contratto con il nuovo numero, incassando anche così 100 euro in più ed inoltre avvalendosi delle provvigioni, ovviamente ho fatto annullare il tutto con l’operatore che mi dava assolutamente ragione e che a sua volta ha detto che avrebbe comunicato il fatto in azienda…

La prima azienda che fa scappare i clienti ancora prima di farli entrare, anche se la colpa non è proprio di Telecom ma probabilmente più di quest’ agenza che si è intromessa…la cosa buona è che con tutti quei minuti di attesa al telefono mi sono sorbita tante di quelle volte “Parov Stelar – All Night” che non ho nemmeno acquistato il brano su itunes 🙂

 

COSE DA SAPERE ASSOLUTAMENTE PER IL VOSTRO SITO ECOMMERCE

Come sapete per chi segue il nostro canale su YouTube, sono ripresi i nostri tutorials sul mondo di Prestashop.

In questi anni abbiamo ricevuto da parte vostra tantissime domande, ma ci siamo accorti che spesso e volentieri c’è un po’ di confusione tra gli utenti ma anche tra i nostri clienti, o meglio molti credono che possedere un sito eCommerce installato basti ad avviare la propria attività online ma non è assolutamente così, bisogna “AVERE UN PROGETTO”, cosa significa?

E’ necessario sapere quali siano gli obiettivi che vogliamo raggiungere ma senza un progetto non andiamo da nessuna parte…di seguito vi riporto dei consigli utili (se non avete voglia di leggere potete guardare il video:-) )…

Prima domanda da porsi:

1- COSA SI VUOLE VENDERE?

Certo voi direte i miei prodotti, ma poniamo che voi vendiate scarpe da ginnastica di un marchio famoso come ad esempio Adidas, perchè i vostro utenti dovrebbero comprare le scarpe sul vostro sito online e non acquistarle magari nel negozio sotto casa risparmiando anche i costi di spedizione?

Avete due soluzioni la prima è quella di vendere il prodotto online ad un prezzo vantaggioso ovvero la somma tra costo del prodotto e spese di spedizione dovrebbe comunque essere inferiore al prodotto in vendita nel negozio, magari potete creare delle offerte vantaggiose su prodotti di fine stagione, la seconda soluzione è che il vostro prodotto sia “unico”, magari realizzato da voi o comunque non facilmente se non impossibile da reperire altrove.

2- COME LO CHIAMO IL MIO SITO WEB?

Attenzione al nome del marchio, pensate a qualcosa sicuramente di orecchiabile ma che sia anche di facile indicizzazione, se date il nome al vostro marchio “Pippo” sarà più difficile di un eCommerce con nome e dominio ad esempio “Vendita scarpe online Pippo”, in entrambi casi comunque il lavoro di SEO è da fare…

3- COME VOGLIAMO FAR APPARIRE I NOSTRI PRODOTTI?

Pensate se necessitate di un servizio fotografico o ingegnatevi anche voi nel farlo, ma siate coerenti, le immagini tutte delle stesse dimensioni e dello stesso stile ma soprattutto che rappresentino la verità, ricordate state allestendo la vostra vetrina, dovete attirare i vostri potenziali acquirenti ma senza inganno…la cattiva pubblicità si fa in fretta!

4- COME VOLETE CONSEGNARE I VOSTRI PRODOTTI?

E’ bene fin da subito prendere accordi con i vari corrieri, avere già in mente una mappa di consegna con i vari costi, o altrimenti vi ritroverete a modificare tutti i prodotti inseriti nello store in un secondo momento…

5- COME VOLETE RICEVERE IL DENARO?

Sono tante le opzioni da PayPal, Getspay, Carte di credito varie, Bonifici, Contrassegno…dire tutte è troppo generico considerate e sappiate che ci sono delle % di commissioni trattenute, quindi prima che inserite il prezzo nei vostri prodotti è bene tenere conto nel proprio margine di guadagno anche queste informazioni…

6- QUANTO TEMPO SIETE DISPOSTI A DEDICARE AL VOSTRO ECOMMERCE?

Provate a pensare se il vostro negozio, attività, magazzino, per almeno un mese non se ne occupa nessuno credete che i vostri clienti continueranno a raggiungervi? Il negozio online è la stessa identica cosa, è un negozio a tutti gli effetti che necessita di cure giornaliere e costanti, sia a livello pubblicitario, sia per la cura dei clienti, aggiornamenti, offerte, ogni giorno…solo così vedrete i risultati

7- QUANTO SIETE DISPOSTI AD INVESTIRE PER FARVI CONOSCERE?

Pubblicità, Google Adwords, Social Network, Newsletter, Blog…sono tutti elementi da non trascurare se volete far conoscere la vostra nuova attività, se non avete tempo di farlo potete sempre affidarvi a chi lo fa di mestiere, ma ricordate senza un investimento pubblicitario sarà ben difficile che vi trovino dall’oggi al domani…

In conclusione siate UNICI, COMPETITIVI, AFFIDATI E POPOLARI…

 

 

 

 

 

 

 

 

Black Friday 2016

BLACK FRIDAY MA ESATTAMENTE DI COSA SI TRATTA?

Ultimamente per chi naviga online ma soprattutto chi “bazzica” sui maggiori portali eCommerce, come Amazon, avrà certo notato il termine Black Friday.

Ma esattamente di cosa si tratta e da dove deriva il suo nome?

Il Black Friday dalla traduzione inglese “venerdì nero“, rappresenta negli USA, il giorno successivo al Giorno del ringraziamento e secondo la tradizione da il via al “calcio di inizio” alla stagione dello Shopping Natalizio.

Quindi è un giorno non festivo per le persone ma è praticamente “Natale” sotto l’aspetto commerciale, in quanto questo giorno è un perfetto indicatore statistico per gli analisti finanziari e per gli ambienti borsistici in quanto è possibile valutare la predisposizione agli acquisti e di conseguenza la capacità di spesa dei consumatori statunitensi.

Le grandi catene, offrono in questa occasione promozioni davvero allettanti al fine di incrementare le proprie vendite, queste occasioni scatenano le fantasie più remote dei compratori compulsivi tanto da trascorrere per alcuni di loro la notte al di fuori dei negozi in attesa dell’orario di apertura.

Nel 2013 negli Stati Uniti sono stati spesi 57,4 miliardi di dollari in un solo giorno da più di ottanta milioni di persone: per offrire un paragone è come se l’intera popolazione della Germania fosse andata a fare shopping nello stesso giorno.

Al Black Friday solitamente segue il Cyber Monday, il primo lunedì successivo, che rappresenta forti sconti relativi a prodotti di elettronica, in poche parole è la risposta dell’e-Commerce al venerdì nero ed è caratterizzato da una massiccia offerta di ribassi esclusivamente online.

Quindi se andiamo ad analizzare Amazon, trattandosi di un eCommerce in un certo senso più che di Black Friday dovrebbe applicare il Cyber Monday, ma viviamo in un’epoca purtroppo dove spesso si applicano termini ed usi più popolari solo per far leva su ciò che già gli utenti conoscono.

E in Italia? Va bene che festeggiamo “Halloween”, ma festeggiare il giorno del ringraziamento mi sembra alquanto esagerato :-), quindi approfittiamone delle offerte Amazoniane, per ora nessun pernottamento davanti al Carrefour. (Non ci pagano per la marchetta 🙂 )

DIARIO DI DUE GIOVANI IMPRENDITORI: “Salvate tutte le mail!”

Fortunatamente salviamo tutte le mail, sicuramente quelle delle persone che reputiamo non al top della trasparenza…Voglio raccontarvi un episodio accaduto qualche anno fa…

Agli inizi di ScvProduction, siamo stati “ospitati” o meglio, abbiamo affittato una stanza all’interno di un’azienda con la quale collaboravamo che per tutela della privacy chiamerò “X”. Spesso effettuavamo uno scambio di servizi, come ad esempio 2 mensilità di affitto in cambio di un sito o qualche video etc, per noi era anche un modo per acquisire esperienza. Un giorno una clinica privata, commissionò all’azienda “X” la realizzazione del proprio sito web che a sua volta affidò a noi lo sviluppo e fin qui andò tutto bene…il lavoro venne svolto perfettamente e si concluse nel migliore dei modi…ma a distanza di 8/9 anni il cliente della clinica fece un reclamo all’azienda “X” affermando che si era presentato un fotografo che rivendicava i suoi diritti di una sua fotografia che utilizzammo all’interno del sito senza pagarne i diritti ed ovviamente minacciando di denunciare la clinica e pretendendo un rimborso per uso improprio del materiale, che a sua volta incolpò l’azienda “X” di non essersi informata.

A questo punto entra in gioco il mio consiglio, salvate, salvate e salvate….l’azienda “X”  (furbacchiona) ci inviò una mail, informandoci dell’accaduto e terminando la frase “Ragazzi come la risolvete adesso?” – “Cara azienda “X”, ma come la risolvete voi 😂 ?!?”

Abbiamo appunto recuperato una vecchia email di circa una decina di anni prima, inviataci appunto dall’azienda “X”, dove per l’appunto ci allegava questa immagine da inserire nel sito del suo cliente, inoltre in risposta da parte nostra c’era la richiesta di conferma di poter utilizzare quell’ immagine in quanto era presente un watermark quindi coperta da diritti, la risposta che ricevemmo fu “nessun problema caricatela così com’è che così abbiamo concluso la commessa”… se non avessimo tenuto il backup delle mail probabilmente saremmo stati coinvolti nelle penali, ma invece ne siamo usciti a testa alta…

Da quindi tre consigli:

1) Salvate le mail specie di chi non vi fidate;

2) Siate sempre onesti e trasparenti riportando tutto x iscritto;

3) Verificate sempre il materiale che vi forniscono che non sia protetto da diritti, cercate sempre la fonte.

Se vi è capitata qualche esperienza simile raccontacela nei commenti.

Hai avuto un’idea bizzarra? Attenzione potrebbe valere un milione di $$$

Quante volte con gli amici, o mentre state guidando, o al telefono con un amico/a o anche seduti comodamente sulla vostra tazza 🙂 avete esclamato “Che idea pazzesca”!
E tutti lì a dire buuuu, noooo, ma a che serve? In poche parole vi sono appena cascati gli ze…rbini! (Se siete donne vi sono scese alle ginocchia :-)) Ma non sottovalutate la vostra idea, perché forse proprio quel lampo di genio demenziale tanto demenziale non è.
E’ il caso di Alex Tew, ma come lui tanti altri, che nel 2005 al tempo ventunenne inglese, si trovò a doversi finanziare gli propri studi, ed invece di servire fish and chips da bravo cameriere/studente britannico ebbe un’idea al dir poco assurda ovvero costruì un sito web con una homepage da 1 milione di pixel, morale? Vendette ogni px della sua pagina ad 1$ inutile dire che riempì in brevissimo tempo tutta la pagina, ovviamente per i più sentimentali sì, Alex si poté pagare gli studi e forse aprì anche un ristorante dove ordinare fish and chips servito da chi non ha creduto in lui… ma questa è un’altra storia.

Quindi cari ideatori, se cercate finanziatori per le vostre idee, trovate investitori più folli dell’idea stessa.

Dropshipping

Come vendere senza possedere fisicamente un prodotto da rivendere.

Quanti di voi sono a casa in questo periodo di crisi e vorrebbero inventarsi qualcosa di nuovo e redditizio? oppure aprire una propria attività? ovviamente farlo, significherebbe investire denaro, specie per le materie prime con il rischio di ritrovarsi con prodotti invenduti e quindi spreco di soldi e tempo.
Ma allo stesso tempo quanti fornitori, abituati a vendere i loro prodotti a rivenditori locali e/o a negozianti, vorrebbero invece poter espandersi nel commercio online? Ovviamente non tutti però hanno la capacità, il tempo, la voglia e la determinazione di investire in un negozio online ovvero un eCommerce, ma ecco che qui appare la soluzione del Dropshipping (letteralmente “spedizione a goccia”).
In pratica abbiamo due protagonisti di business, il primo è il rivenditore detto anche reseller (cito i termini inglesi che ormai fa molto figo) che possiede un sito web ecommerce e vende e promuove i prodotti del fornitore (può anche avere un account di rivenditore su eBay, Amazon…non necessariamente un proprio ecommerce), ed il fornitore stesso detto Dropshipper che si occupa di imballare e spedire la propria merce all’ acquirente che ha comprato dall’ecommerce del reseller.
Quali sono i vantaggi?
Prima di tutto il rivenditore non deve occuparsi della spedizione ma i benefici sono soprattutto la diminuzione del ricarico sul prezzo finale del prodotto.
Cerco di spiegarmi meglio con un esempio: “Io, reseller decido di avviare un eCommerce ma non voglio rischiare di acquistare prodotti che potrei non vendere e quindi gettar via denaro, allora mi rivolgo ad un fornitore ipotizziamo che il fornitore venda telefonia/fax o materiale d’ufficio, acquisto da lui un fax del valore di 100€, ovviamente dovrà spedirlo quindi aggiungiamo 10 € di spedizione, totale 110 €, ovviamente ora dovrò rivenderlo con un prezzo maggiorato solitamente la maggiorazione per i prodotti informatici è del 15% max 25%, quindi dovrò rivenderlo a circa 125 € aggiungendo i costi di spedizione e considerando poi le varie tasse a seconda del paese il prodotto potrà arrivare circa a 150€, ovviamente per l’utente che effettua l’acquisto sicuramente non è un prezzo vantaggioso e magari in negozio lo acquista a meno risparmiando anche sulla spedizione, inoltre ho il rischio che questo prodotto non venga venduto e quindi io abbia buttato via i 110 euro iniziali”.
Ma se io reseller metto a disposizione la mia piattaforma (ovviamente investendo a garanzia del fornitore in campagne pubblicitarie, pagine social, e-mail marketing per incentivare l’indicizzazione del mio eCommerce) ed utilizzo il metodo di Dropshipping ecco che le cose cambiano notevolmente abbassando i costi, rivediamo l’esempio di prima ma con la figura del Dropshipper.
Io, reseller non acquisto il prodotto dal fornitore e non ricevo nessuna merce dallo stesso ma metto in vendita uno dei suoi prodotti come in questo caso il fax con un ricarico del 15% max 20% ma su 100 € (non abbiamo più i costi di spedizione), ipotizziamo che il prodotto lo rivendo a max 120 € ed aggiungendo i costi di spedizione quindi totale 130€, il prodotto viene venduto a questo punto l’ordine viene inoltrato al nostro fornitore dove sarà presente la figura del Dropshipper ovvero colui che si occuperà di inviare direttamente il prodotto all’acquirente.
In poche parole abbattiamo i costi della spedizione perché si elimina uno scambio di merce tra fornitore e rivenditore, escludiamo la perdita di soldi in acquisti di prodotti che rischiano di rimanere invenduti e possiamo proporre prezzi più appetibili al cliente, inoltre il fornitore avrà la possibilità di estendere le sue vendite su un sito ecommerce senza dover investire in costi di sviluppo per la piattaforma web o assumere qualche dipendente che si occupi delle vendite online.
Costi e ricavi
I contratti di Dropshipping prevedono che il venditore trattenga una percentuale del 15% per i prodotti di informatica ed elettronica. Per l’artigianato si sale al 60-70%. I costi sono legati alle spese di pubblicità. La redditività media è tra il 20 e 30% del fatturato.
Come iniziare …
Per iniziare:
1) Apri una partita Iva per la vendita di prodotti sul Web e iscriviti al Registro imprese.
2) Scegli cosa vendere: tra i settori “in” ricambi auto e moto, food km 0, articoli per la casa e ufficio, artigianato artistico …
3) Scegli le aziende con cui stipulare la fornitura. I requisiti sono affidabilità e buona organizzazione logistica.
4) Crea il tuo portale associandolo a PayPal per i pagamenti con carta di credito, inserisci i prodotti con belle foto e descrizioni.
Un consiglio che vi posso dare:
Cercate piccole imprese locali che non hanno un sito e selezionatele in base alla qualità dei prodotti. Stipulate contratti con commissioni del 30-40%»”